Tra case torri e un mare integro, la città di Fano è la capitale del buon vivere marinaro. L’offerta culturale gareggia con quella gastronomica, per sedurre i visitatori a colpi di storia e cucina. E’ oggi la terza città delle Marche e si distingue in tutti i settori dell’accoglienza e dell’offerta turistica: cultura, storia, arte, mare, cibo e buon vino. Un gioiello del lifestyle italiano con la gentilezza del paese di mare.

La bellezza dei paesaggi marini 365 giorni l’anno

Con i suoi 18 Km di costa, Fano, con le sue frazioni costiere di Torrette e Ponte Sasso, è il luogo di mare ideale da vivere in qualunque stagione. Acqua premiata con Bandiera Blu e con 3 vele di Legambiente per la purezza, con fondali di sabbia finissima bassi e rassicuranti, una vita di spiaggia tranquilla, ristorantini dove si gusta pesce fresco, vanto di una città di lunga tradizione marinara e la naturale accoglienza rivolta al turista rivolge al turista. Divertimento e svago non solo nella bella stagione, a contatto con la natura tra il blu del mare, i colori delle campagne e il verde delle colline che lo incastonano come una pietra preziosa da difendere. Città di cucina, arte e natura ma anche di sport con il porto turistico “Marina dei Cesari” amato dai windsurfisti, piscine e un’area sportiva attrezzata con pista di atletica, campi da tennis, baseball, calcio, il tutto inanellato da una pista per ciclismo protetta che le numerose società dilettantistiche ed amatoriali, oltre ai privati cittadini e turisti, usano l’allenamento e lo svago.

Brodetto alla fanese _ Festival 2018

Tra case torri, palazzi nobiliari e chiese barocche, Fano racconta la storia di un luogo che da città di mare è diventata metà del turismo di qualità.

Storia di una discreta bellezza antica

La denominazione più antica della città “Fanum Fortunae”, rimanda al Tempio della Fortuna, intorno al quale si è sviluppato l’abitato. Dove la via consolare Flaminia ormai prossima al mare, volgeva a nord, si sviluppò il reticolato di decumani ancora oggi chiaramente visibile. L’Imperatore Augusto fece cingere la città con mura, le stesse ancora parzialmente conservate con i relativi torrioni e con la monumentale porta a tre fornici, detta “Arco di Augusto”. Oggi, dopo un accurato restauro ed un moderno impianto di illuminazione, le antiche mura sono visitabili anche in orari notturni, restituendo suggestioni e fascino romantico. Scorrendo il tempo della storia, mentre vicende di guerra e di pace si alternavano, la città si arricchiva di chiese, conventi, palazzi d’epoca medievale e rinascimentale, soprattutto legati alla signoria malatestiana. Il Seicento e il periodo barocco le hanno donato opere d’arte di grande valore mentre all’eleganza del periodo neoclassico si deve il “Teatro della Fortuna” incastonato nel trecentesco Palazzo del Podestà. A pochi passi, nella piazza centrale, la bella fontana di fine Seicento celebra la dea bendata che aveva dato alla città il suo nome più antico.

La qualità del mare è il tesoro ittico del territorio. Un’attenzione spasmodica all’ambiente e alla formazione degli chef, rende la gastronomia di Fano un piacere senza sorprese.

Il miglior Brodetto d’Italia e succulenti piatti di pesce

In pochi chilometri di costa i segreti e i profumi del mare hanno sviluppato a Fano una cultura culinaria fatta di prodotti ittici trasformati, dalle mani sapienti di cuochi, in veri capolavori dell’arte della buona tavola. Nei ristoranti di Fano si va soprattutto per gustare gli straordinari piatti di pesce della tradizione. Qui il pescato è sempre freschissimo e Fano rappresenta una certezza nel panorama gastronomico italiano e marchigiano. E’ d’obbligo assaggiare il brodetto di Fano, che si è aggiudicato negli anni il titolo di “Miglior Brodetto d’Italia” ed è celebrato nel festival che si tiene a Luglio. I profumi del centro storico, del lungomare e della suggestiva Darsena, seguono le stagioni e la disponibilità giornaliera di pesce fresco, per gustare pesci dalle carni pregiate, crostacei e molluschi dell’Adriatico. Nei menù locali, brodetti alla marinara, vongole e mitili, lumachine, seppie, trufelli, merluzzi, sgombri, sogliole adriatiche, cannocchie, pesce in padella, alla griglia, al cartoccio, in crosta e al sale. Ad accompagnare le specialità marinare, il gentile vino Bianchello del Metauro e il deciso Sangiovese dei Colli Pesaresi. Un momento importante del menu è dedicato alla pasta e alla maestria delle donne nel “tirare la sfoglia”. L’entroterra fornisce saporite e genuine carni cucinate arrosto o in porchetta, rese fragranti dalle erbe aromatiche, vanto da sempre della città. Il profumato olio Cartoceto, proveniente da antichi frantoi è il condimento protagonista.

Nel centro storico di Fano l’affascinante ex Chiesa di San Francesco, monumento a cielo aperto

Itinerario malatestiano, alla scoperta dell’anima di Fano

Unico nel suo genere, e di grande suggestione, che ben rappresenta la ricchezza della città e che, unitamente all’Abbazia di San Galgano, costituisce l’unico esempio italiano di chiesa senza tetto. La Chiesa venne edificata a partire dalla metà del XIII secolo, ma è durante il periodo di dominio della famiglia Malatesti che l’edificio vive un periodo di grande splendore e fu scelta per accogliere le tombe della famiglia. Dell’antica struttura medievale sopravvive solo parte del fianco sud. Nel sottoportico, sono conservate e visibili le splendide tombe rinascimentali Malatestiane di Pandolfo III e Paola Bianca Malatesti. Un ricco apparato scultoreo fa da corona alla bella immagine della defunta, stesa sul coperchio del sarcofago. Oggi questo imperdibile gioiello architettonico fa parte dei Luoghi del Cuore scelti dal FAI.

Un’accurata gestione del patrimonio antico, rendono Fano uno dei migliori esempi  in Italia, di come turismo, arte, cultura ed economia, possano essere alleati

Da Vitruvio ai Malatesta, le strade di Fano raccontano la storia fatta pietra

Nel capitolo V del “De Architectura” il celebre architetto romano Marco Vitruvio Pollione descrive una Basilica che dice di aver costruito, intorno al 19 a.C. La Basilica di Fano presenta particolarità che la rendono edificio di straordinaria importanza, essendo l’unico edificio romano di cui si conosca l’autore con assoluta precisione e di cui si abbia una descrizione dettagliata di forme e simmetrie. La Basilica fu distrutta da Vitige, re dei Goti, nel 635. Tuttavia nel 1840, scavi archeologici nella zona del foro romano portarono alla luce consistenti resti e materiali. Nell’itinerario storico del turista a Fano troviamo anche l’Arco d’Augusto, simbolo della città di Fano, le case torre che sono una  tipica costruzione fortificata all’interno della cinta muraria, sviluppatesi durante il periodo del basso medioevo, la Piazza XX settembre antica platea magna su cui si affaccia imponente il trecentesco Palazzo del Podestà con la ricostruita Torre Civica. Da non perdere le Mura Augustee, testimoni del grandioso progetto di monumentalizzazione della città, la straordinaria Rocca Malatestiana, il Duomo con la facciata tipicamente romanica e il poderoso Bastione del Sangallo. A completare l’offerta culturale il Museo Malatestiano e il Museo della Via Flaminia, con gli schermi,  che permettono l’esplorazione della Fanum Romana, arricchita dalle ricostruzioni virtuali 3D del teatro e dell’Arco di Augusto.

La Moretta, bevanda tipica fanese, nata nei bar della città per svegliare e riscaldare i pescatori prima di prendere il mare

Caffè caldo zuccherato corretto all’anice, con rum, brandy e scorza di limone

Tra le cose caratteristiche di Fano, “La Moretta”, una piacevole bomba energetica, diventata un cocktail internazionale. La sua perfetta preparazione richiede la conoscenza del corretto mix di ingredienti e l’abilità di offrire la bevanda con il caffè separato dallo strato superiore di crema soffice e ambrata. Quando si entra in uno dei bar di Fano, è la sua inebriante fragranza a precederla e chi non la conosce s’incuriosisce tanto da non mancare di provarla. Così ci si vedrà servire dentro un bicchierino di vetro liscio da osteria, una bevanda fumante a tre strati ben distinti: il giallo oro dei liquori, il nero caffè e una densa schiumetta marroncina, il tutto accentato da una sottile scorza di limone. Origini controverse, tra chi documenta sia nata nel centro storico di Fano e chi fa derivare la ricetta della bevanda alle usanze marinare, quello che realmente si evince è che la Moretta fa parte del concetto stesso di fanesitudine e che come tale porta con sé l’identità della tradizione della città.

Fano è anche città tradizionalmente attivissima nella realizzazione di eventi tra cui spicca il Carnevale

Le manifestazioni che incantano i turisti

E’ il Carnevale la festa principe della città che affonda le radici in un’antica tradizione tanto che, dal 2011, Fano ha assunto con atti ufficiali la denominazione di “Città del Carnevale”. Il primo documento che ne parla risale al 1347. Dai maestri carristi fanesi nascono giganteschi personaggi in cartapesta, gommapiuma e resina che diventano i protagonisti dei carri fatti sfilare, al suono di orchestre sgangherate, nelle vie della città. Altro evento importante è Passaggi Festival della Saggistica che si svolge a fine giugno, dedicata ai libri di questo genere letterario. Gli amanti del pesce non possono perdere il “Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce” che si svolge a luglio. Molto seguito anche Fano Jazz By, con i concerti nella Quattrocentesca Rocca Malatestiana.

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