Bionda, succosa e senza semi. Con queste caratteristiche si è fatta conoscere l’arancia di Ribera, che oltre ad avere il riconoscimento denominazione origine protetta è famosa per avere oltre il 40 % di succo sul totale del peso. Una caratteristica che la rende prelibata per i succhi ma anche per le qualità salutari: vitamina C, zuccheri semplici, sali minerali. L’arancia di Ribera, conosciuta con il marchio registrato Riberella è l’agrume dei record, oltre ad essere uno dei più succosi tra i vari tipi di arance è anche al top della classifica della dolcezza. Per non scontentare nessuna fascia di mercato, l’arancia di Ribera si è fatta in tre, con le varietà Brasiliano Washington Navel, la Navelina e la Vaniglia, tutte senza semi. La Brasiliano e la Washington Navel, sono in realtà due tipi di arance bionde molto simili, accomunate dalla forma sferica, una discreta grandezza e soprattutto per la polpa fine e soda, piacevolissima al palato per il contrasto tra croccantezza estrema ed estrema succosità, senza alcuna traccia di aspro o amaro. La Navelina è invece la meno succosa ma la più dolce e profumata, particolarmente adatta per l’uso in cucina e che si caratterizza per il colore intenso. La vaniglia oltre ad essere profumatissima, la la caratteristica di avere una bassissima acidità e soprattutto è quella con la pellicola tra gli spicchi, più sottile al mondo tra gli agrumi. Anche qui un record che rende questa varietà una delle più digeribili ed adatte all’alimentazione dei bambini.

Ribera è un grosso comune della provincia di Agrigento, con un territorio lontanissimo dallo stereotipo della Sicilia arida ed assolata. Affacciato sulle colline che degradano verso lo splendido mare in vista della Tunisia, qui le campagne godono di un soleggiamento intenso durante tutto l’anno con una agricoltura di eccellenza grazie alla presenza di acque sorgive e di diversi fiumi. Le arance non sono che l’ultimo ma il più riuscito e famoso esempio di produzione da questo territorio che nei secoli ha dato a tutto il Mediterraneo, mandorle, olivi, vino e cotone. Il terreno argilloso e insieme calcareo è naturalmente quello ideale per la crescita degli agrumi, senza bisogno di interventi agricoli di tipo industriale. Le arance di Ribera hanno fatto conoscere questo angolo di Sicilia in tutto il mondo, tanto che da essere universalmente conosciuta come la città delle arance entrando a far parte della rete internazionale delle città del buon vivere, con un grande sviluppo del turismo rurale in ogni stagione dell’anno.

Biologico e freschezza garantita. Questi i due filoni su cui sta puntando l’export di arance di Ribera. La vicinanza ai grandi porti siciliani ma anche agli aeroporti ben strutturati, l’eccellente conservabilità, dovuta alle caratteristiche botaniche, ha permesso il successo di queste arance che riescono a raggiungere qualsiasi angolo del mondo in 48 ore dalla raccolta. Dolcissime e senza semi, dunque apprezzate in particolare dal mercato inglese e scandinavo, vantano una produzione di circa 3.000 di tonnellate di cui oltre 500 vanno alle esportazioni. Il biologico è stata una scelta fatta da molti operatori locali, facilitata dalle caratteristiche di basso impatto ambientale ed agricolo sul tutto il territorio. La produzione di succhi biologici in particolare è apprezzata ed è ormai diffusa nei mercati nazionali ed internazionali.

Bucce resistenti, colori di grande bellezza, le arance di Ribera non hanno bisogno di particolari confezioni per esaltare le proprie qualità. La distribuzione standard avviene in contenitori di legno, plastica o cartone, fino ad un peso massimo di 25 kg, oppure in sacchi retinati del peso massimo di 5 kg. Il Consorzio di Tutela Arancia Ribera di Sicilia, che opera sin dal 1994, permette l’utilizzo anche di bollino aziendale, nel rispetto molto scrupoloso delle caratteristiche di queste arance. I centri di produzioni locale offrono anche confezionamenti molto più grandi per la trasformazione in succhi.

Il sapore dolce e profumato, le rende particolarmente utilizzate nelle preparazioni di pesce e nelle insalate, grazie anche alle pellicole interne particolarmente sottili. Tra le tante curiosità è da sottolineare il fatto che ogni arancia, al di là della grandezza o varietà, contiene quasi sempre 11 spicchi. Tra le ricette più famose, i tagliolini, un tipo di spaghetto più spesso, condito con salsa d’arancia, le crostate d’arancia e il famoso antipasto di arance e acciughe fatto con le arance, piccole cipolle, le alici sott’olio della tradizione culinaria siciliana, olive nere, finocchi, olio extra vergine di oliva, sale, pepe e aceto. Molto apprezzate le marmellate di arance, che permettono l’utilizzo di poco zucchero, vista la particolare dolcezza della materia prima. La tradizionale aggiunta delle bucce, le rendono particolarmente profumate.

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